Nel 1954 l'ingegner Gianni Lancia e il designer Pininfarina, progettano e propongono sul mercato dell'automobile, a quel tempo fervido, una "freccia" dalle linee di un purosangue da corsa, è la Lancia Aurelia B24. L'idea è quella di sfidare Jaguar e di fare l'occhiolino agli Stati Uniti, grandi costruttori di auto sportive di grossa cilindrata.
Il design, le linee, sono puramente italiane e derivano dal concetto della Aurelia B20, ma nel '54 la nuova B24 stupisce gli italiani e non solo: Un parabrezza stile USA, cromato e ampio, panoramico; cofano motore con presa d'aria sportiva; posteriore basso e visibilmente aerodinamico, da corsa; passaruota eleganti, paraurti e mascherina anteriore cromati.
Alcuni dati salienti:
- Velocità massima: 176 Km/h
- Accelerazione 0-100 Km/h: 14 secondi
- Tempo sul quarto di miglio, 400 metri circa: 18 secondi
La meccanica è solida e ben collaudata, poichè deriva sempre dalla "vecchia" B20. Il nuovo "cavallo di razza" scenderà in pista, come le B10, B20, B21, ecc. ottenendo però risultati non esaltanti. Spicca la partecipazione alla Mille Miglia del 1957.
Lo scarso successo nelle vendite negli Stati Uniti, con la versione "America", è dovuta all'elevato costo di questa auto, rispetto a Jaguar, Porsche e Corvette; resta una vera freccia italiana in puro stile.